QUESTIONE MINIBUS, IL PROBLEMA E’ STRUTTURALE NON TRANSITORIO

Actv giustifica l’assenza dei minibus a metano con l’impossibilità di eseguire il rifornimento di metano asserendo quindi che i bus sono rientrati in toto in servizio, la realtà dimostra invece che ogni giorno i mezzi a metano sono sostituiti, almeno in parte, da quelli tradizionali. La situazione è quindi strutturale e non transitoria, figlia di politiche sbagliate che devono essere al più presto modificate per rilanciare il trasporto pubblico clodiense.

CHIOGGIA (04/02/2011) —  Actv replica all’assenza dei minibus dal regolare servizio di linea sostenendo che i mezzi sono stati impossibilitati a entrare in servizio a causa della rottura della pompa di rifornimento del distributore e che dopo una breve interruzione i minibus sono ritornati a funzionare regolarmente.727_2.JPG I fatti però, dimostrano tutt’altro, dato che ogni giorno sulle linee 1 e 2 prestano regolarmente servizio i bus tradizionali (oggi pomeriggio per fare un esempio, c’erano 2 mezzi tradizionali e un solo minibus, anziché 3). In realtà, per problemi di natura tecnico/organizzativa è impossibile garantire la presenza esclusiva dei 3 minibus, e questo è sempre stato evidente fin dalla loro entrata in servizio avvenuta il 22 febbraio 2010, quando l’allora assessore alla mobilità Gian Paolo Convento, assieme ai vertici di Actv decise di acquistare questi nuovi mezzi. Il progetto di Convento era ambizioso, in quanto prevedeva che sulle linee 1 e 2 venissero usati solo ed esclusivamente quei nuovi mezzi all’uopo acquistati, ma ciò è sempre stato impossibile, perché i mezzi entrati in servizio sono stati solo 3. La questione invece è strutturale, il servizio è mal organizzato a causa della cattiva gestione in capo all’ex-amministrazione comunale, che ha inizialmente distrutto il trasporto pubblico locale di Chioggia e successivamente, accortasi degli errori è corsa in fretta ai ripari, mascherando come una “grande novità” il ripristino deesonero_actv_asp.JPGlle circolari 1 e 2, quando in realtà si è semplicemente ritornati al passato, e per non ammettere pubblicamente gli errori si è usato il pretesto dei minibus a metano, che per quanto facciano la loro parte contro l’inquinamento (sicuramente marginale nel caotico traffico cittadino) hanno causato più danni che vantaggi. Inoltre questi nuovi mezzi impegnano gli autisti a vuoto, in quanto essi sono costretti a recarsi fino al distributore di Conche ogni sera per fare rifornimento; bisognava valutare prima la fattibilità della trovata politica, prendendo in considerazione anche la distanza dell’impianto di distribuzione dal deposito automobilistico, valutazione che invece è stata tralasciata o non opportunamente vagliata. Adesso è prioritario migliorare i collegamenti con le frazioni potenziando le linee 3, 4 e 5 con il metodo più opportuno e non fermarsi ai rigidismi dettati dalle politiche sbagliate del passato, invece di continuare a fare finta di usare solo i minibus per il Corso, cosa che comunque non sta avvenendo, sarebbe più ragionevole riorganizzare il servizio ispirandosi alla logica in essere prima dei tagli, permettendo a qualsiasi mezzo pubblico (e non a quelli privati) di percorrere il Corso del Popolo e quindi a potenziare le corse, successivamente a incentivare in tutti i modi (sfruttando e valorizzando anche i già esistenti parcheggi scambiatori) le persone a far uso del mezzo pubblico. Solo così Chioggia potrà risolvere i persistenti problemi legati ad una viabilità e ad una mobilità disastrate e terribilmente caotiche.

QUESTIONE MINIBUS, IL PROBLEMA E’ STRUTTURALE NON TRANSITORIOultima modifica: 2011-02-05T00:01:31+01:00da bus-chioggia
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