Trasporti Pubblici Chioggia

IMOB, UTENTI ESASPERATI. ECCO TUTTE LE ASSURDITA’ DEL SISTEMA

Tessere scariche all’improvviso, biglietti totalmente privi di qualsiasi indicazione, terminali che ti impediscono di pagare il biglietto obbligandoti a fare il portoghese… Imob sta continuando a esasperare l’utenza e a causare mancati introiti per Actv, ma anche per gli utenti che spesso si trovano la loro tessera completamente scarica senza averla convalidata. La situazione sta degenerando, ma per Actv tutto va per il meglio… ma come???

VENEZIA (07/02/2011) —  Imob, una rivoluzione fallita, un vero e proprio buco nell’acqua per l’azienda di trasporti veneziana. A pochi anni dall’entrata in funzione del nuovo sistema di bigliettazione elettronica in sostituzione dei titoli cartacei si contano I danni causati dal nuovo sistema e in molti rimpiangono il vecchio biglietto di carta, sicuramente più chiaro e semplice da usare. Ma perché Imob continua a far arrabbiare tanto l’utenza, soprattutto quella salturia? Dopotutto nelle campagne informative per spiegare il sistema Imob, Actv usava il motto: “La tua libertà di movimento non si tocca”, in realtà il nuovo metodo si è rivelato sbagliato e dannoso, per molteplici motivi, vediamoli in dettaglio.

Sarebbe impensabile nonchè estremamente assurdo vendere un biglietto totalmente PRIVO di qualsiasi indicazione relativa al titolo di viaggio posseduto, ciò andrebbe contro qualsiasi principio di buon senso e di ovvietà; invece è stato proprio quello che si è fatto: I biglietti Imob sono ricaricabili, e quindi privi di qualsiasi indicazione che ti dica il biglietto che possiedi. Può sembrare una banalità, ma questo è diventato il problema più grosso alla maggior parte dell’utenza. Come ricordarsi quanti biglietti abbiamo ancora nel nostro Imob? Come ricordarsi con precisione I tipi di titoli che abbiamo dentro, soprattutto se iniziamo a usarli? Ciò è possibile solo ed esclusivamente consultando il terminale Imob presente su bus, vaporetti, pontili e biglietterie, in pratica quello che una volta facevamo in qualsiasi posto, adesso è diventato estremamente arduo perchè per sapere che biglietti hai in tasca è indispensabile recarsi al terminale… assurdo!

Sarebbe come vendere un prodotto dentro una scatola ricoperta di carta bianca senza alcuna scritta, un’assurdità colossale!

Di per sé il sistema contactless usato da Imob, sarebbe valido, ma solo se venisse stampato sulla carta Imob il biglietto che possiedi e se ad ogni validazione venisse stampata l‘indicazione di avvenuto uso e il conseguente annullamento del biglietto, nonchè l’ora in cui è stato obliterato. Tutto ciò è sempre stato possibile con I semplici, cari, vecchi biglietti cartacei: economici, pratici, sicuri, versatili e soprattutto MONOUSO. E purtroppo siccome in Actv non regna di certo il buon senso, si è deciso di introdurre il sistema più assurdo di tutti I tempi, ovviamente con I soliti pretesti ambigui.

Ma le assurdità di Imob non finiscono qui! Come già precedentemente segnalato ripetiamo degli esempi banali che non solo sono a svantaggio dell’utenza, ma anche di Actv, infatti con l’Imob è facilissimo fare i portoghesi, e in certi casi è anche impossibile fare gli onesti… vediamo di nuovo come.

Una persona effettua un viaggio di andata verso una località timbrando il suo biglietto di corsa semplice Imob, all’arrivo (magari su una fermata a metà percorso prima del capolinea) alla destinazione desiderata il soggetto scende e sbriga le sue commissioni. Quando ha finito esso attende l’autobus per ritornare a casa, come tutti sappiamo il biglietto di corsa semplice urbano NON consente i viaggi di ritorno compresi nel biglietto di andata, cioè per ritornare devi obliterare un altro biglietto IMOB. E qui iniziano le assurdità: si da il caso che l’autobus che effettui la corsa di ritorno sia proprio lo stesso che ha effettuato la corsa di andata; il soggetto sale sull’autobus per ritornare a casa, tenti di “bippare” il biglietto Imob e legge sul display: “biglietto ancora valido”, magari perchè la macchinetta rileva che il biglietto obliterato precedentemente dentro il tempo di validità del biglietto precedente già “bippato”, ma non tiene conto che lo stesso soggetto sta effettuando un viaggio di ritorno, che per contratto dovrebbe prevedere l’uso di un altro biglietto. Altro esempio segnalato dai visitatori del sito: Un gruppo di 10 persone chiedono il biglietto. Vengono quindi caricate 10 corse su una tesserina. Quando queste persone salgono a bordo viene scaricato UN SOLO BIGLIETTO, e le altre sono costrette a viaggiare gratis perchè se si passa ancora la tessera dà il messaggio “biglietto già convalidato”. Inoltre, come sapere con precisione il minuto esatto di scadenza del biglietto? Col cartaceo era estremamente semplice e banale: quando I biglietto veniva obliterato la macchinetta stampava la data e l’ora di convalida SUL BIGLIETTO e nessuno poteva sbagliarsi sul minuto esatto di scadenza del titolo di viaggio. Ma con Imob… ciò è impossibile! Bisognerebbe annotarsi: l’ora esatta di convalida (ovviamente dopo aver sincronizzato l’orologio con quello del terminale), il biglietto che possiedi, il numero di corse residue, ovviamente bisognerebbe portarsi con sè una penna e un orologio, magari in un autobus affollato dove è anche impossibile avvicinarsi al terminale Imob! Alla fine sta succedendo che il grosso dell’utenza abbonata non passa mai l’Imob sul terminale (come invece Actv pretenderebbe che si facesse, altra assurdità), l’utenza turistica disorientata prende d’assalto gli operatori di Actv e I malcapitati utenti abitali, gli anziani che non hanno l’abbonamento e usano I biglietti fanno a meno di obliterarli facendo I finti tonti davanti ai controllori, altri ancora vedono la propria tessera Imob completamente scarica appena dopo l’acquisto con conseguente perdita dei soldi pagati… ma chi ha inventato questo Imob???
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“Imob non convince, spostamenti in crisi” IL GAZZETTINO DEL 14 FEBBRAIO 2011

IMOB, UTENTI ESASPERATI. ECCO TUTTE LE ASSURDITA’ DEL SISTEMAultima modifica: 2011-02-14T22:40:24+01:00da
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