Trasporti urbani: serve un cambio di passo.

CHIOGGIA (22 settembre 2020). Da tempo avanziamo proposte migliorative dei servizi, al fine di invogliare, sempre di più, i cittadini all’utilizzo consapevole dei mezzi privati e, di converso, alla maggiore fruzione del mezzo pubblico, sicuri che solo la mobilità collettiva può portare vantaggi del tutto trasversali e rappresenta la conditio sine qua non per una rivoluzione verde, nel segno dell’ecosostenibilità.
Già propositivi dieci anni or sono, con la giunta di Romano Tiozzo, arrivammo a proporre un’intensificazione dei servizi per le frazioni di Chioggia, i cui servizi furono tagliati drasticamente nel 2008, e poi ripristinati nel 2012 con la giunta di Giuseppe Casson.
Ora la vera necessità è quella di rendere appetibile un servizio, che andrebbe sicuramente potenziato. E non valgono giustificazioni atte a limitare gli esborsi, in quanto un servizio di trasporto pubblico non deve, in alcun modo, essere visto come un onere, bensì come un moltiplicatore di benessere e di opportunità per tutti, al servizio esclusivo della collettività: deve quindi essere efficiente, capillare e ben strutturato. D’altrone è scontato che, un servizio pubblico, o lo si fa funzionare al meglio, o lo si tiene come un “fardello” quasi sia da sbarazzarsene (e non è sicuramente il caso di Chioggia).
 Le linee circolari 1, 2, 6 e 7, un tempo garantivano corse ogni 20 minuti mentre, con la riorganizzazione del 2012, la frequenza fu portata a 30 minuti, di fatto rendendo meno appetibile un servizio che viene utilizzato maggiormente dall’utenza anziana, in quanto spesso obbligata a fare questa scelta. E’ pacifico che, con una frequenza di 30 minuti, il servizio risulta poco appetibile, in quanto le corse cd. “circolari” non sono utilizzate dall’utenza, spesso, “organizzando e pianificando il viaggio”, come invece avviene per le periferiche (3, 4 e 5), ma spesso vengono utilizzate utilizzando i servizi che si “trovano” al momento della presenza in fermata. E la frequenza ogni 30 minuti è troppo bassa per invogliare l’utenza all’utilizzo delle linee circolari.
Sarebbe un’ottima opportunità quella di chiedere ad Actv una rivisitazione delle corse, chiedendo il rafforzamento delle linee 1, 2, 6 e 7 (ogni 20 minuti, almeno per le più utilizzate, ovvero la 1 e la 2) e tornando a far transitare le linee 6 e 7 in corso del Popolo (che ora si fermano in c.po Marconi). Alla domenica, inoltre, andrebbero, senza indugio, ripristinate le linee 1 e 2, che ora inspiegabilmente non funzionano nei festivi.
Solo con un incremento dei servizi, assieme a una forte campagna per l’incentivazione all’uso del mezzo pubblico si genereranno benefici per tutti, e solo così si riuscirà a perseguire una transizione verso la limitazione del transito, in corso del Popolo, dei mezzi privati.
Inoltre, il capolinea dell’Isola dell’Unione, dovrebbe, forse, essere reso più confortevole, dovrebbe ospitare dei display informativi che informano l’utenza in tempo reale dei servizi offerti e dovrebbe essere meglio segnalato.
Trasporti urbani: serve un cambio di passo.ultima modifica: 2020-09-22T21:59:48+02:00da bus-chioggia
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