Ferrovie, in attesa del rilancio valorizziamo le infrastrutture esistenti: subito la sala d’attesa a Chioggia.

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CHIOGGIA (04/10/2020) – In attesa del completamento dell’iter per il nuovo collegamento ferroviario Piove di Sacco-Chioggia, magari intercettando anche i fondi europei del “recovery fund”, è necessario prepararsi per gettare le basi necessarie al rilancio del trasporto locale, anche in chiave ferroviaria, ovvero

Un treno in servizio sulla Chioggia-Rovigo.

Un treno in servizio sulla Chioggia-Rovigo.

dalle strutture a supporto del servizio, come le stazioni, che sono il biglietto da visita del servizio. Quella di Chioggia, recentemente sistemata, ha ancora la sala d’attesa chiusa. Se guardiamo a stazioni limitrofe, come quella di Adria, addirittura presenziata, quella di Chioggia, a confronto, oltre a non avere personale, ha la sala d’attesa chiusa, nonostante non manchino le strutture.

 

Il Comune e gli enti preposti si attivino, quindi, per tornare a ridare alla città il servizio che merita, chiedendo alle strutture competenti di provvedere alla riapertura dei servizi essenziali della stazione come, appunto, la sala d’attesa, dove potrebbero essere inserite, a sorveglianza della struttura, magari, i lavoratori socialmente utili, o i percettori di sostegni pubblici, valorizzando, così, anche le stesse persone, impegnando quindi proficuamente il loro tempo e rendendoli partecipi della conservazione e della cura della “cosa pubblica”.

Il Gazzettino del 07 ottobre 2020. «Sia riaperta la sala d'attesa della stazione»

Il Gazzettino del 07 ottobre 2020. «Sia riaperta la sala d’attesa della stazione»


La linea Chioggia- Rovigo, inaugurata nell’800, dovrà, in un secondo momento, essere potenziata e migliorata, anche nell’ottica di quella che, nelle città più grandi, viene chiamata “metropolitana di superficie”, pertanto puntando a corse più frequenti, da utilizzare anche per spostamenti che, attualmente, vengono effettuati unicamente con gli autobus (ad esempio il tragitto Chioggia-Sant’Anna-Cavanella) e, magari, pensando alla riattivazione della stazione di Brondolo di Chioggia, magari in funzione di fermata sia per l’abitato, che per il centro commerciale “Clodì”.

 

 

Il tema è stato rilanciato dal Gazzettino di Venezia del 7 ottobre 2020 (cfr. articolo a lato) e inviato all’attenzione degli enti preposti al fine di permettere lo studio di fattibilità della proposta.